I Cammini fra storia e occasione di sviluppo integrato del territorio

Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, partecipando ad un recente seminario, organizzato da ASPEN e SRM il 3 dicembre 2020, tra le diverse iniziative per rilanciare il patrimonio culturale italiano e in particolare del Sud Italia ha parlato di valorizzare i cammini e in particolare la via Francigena. La rivista Politica meridionalista da tempo sta dedicando attenzione a questo tema che potrebbe essere uno degli elementi portanti per lo sviluppo delle aree interne del Mezzogiorno ma anche di altre aree del Paese. I cammini possono rappresentare un’occasione di sviluppo integrato del territorio, ma occorre attenzionare di più le politiche regionali e soprattutto mettere in rete le diverse comunità territoriali, non si può pensare di calare un progetto dall’alto. Un ruolo importante può essere rivestito dalle organizzazioni del terzo settore. Occorre però investire nelle strutture di ospitalità, nella segnaletica, nel WIFI e soprattutto in attività di comunicazione e formazione, come altri Paesi europei hanno già fatto.  Antonio Corvino in questo breve saggio, come in un altro precedentemente pubblicato, offre una serie di spunti e considerazioni non solo come economista, ma anche come persona che ha sperimentato la via Francigena Micaelica (da Troia a Monte S.Angelo In Puglia)  e la via Francigena dei Sanniti, più precisamente la via Francigena degli Osci,  antichi abitanti del territorio (da Benevento a Matera).

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