Ufficio stampa – Sorrento Meeting 2012

Rassegna Stampa – Sorrento 2012

Mezzogiorni d’Europa e Mediterraneo nella Bufera.

I Giovani, Nuovi Argonauti

Sorrento 6/7 Luglio 2012

Grandi numeri e grandi idee per un evento internazionale

 

Si è chiusa all'Hilton Sorrento Palace, la seconda edizione di Sorrento Meeting, promosso dall'Obi, l'Osservatorio Banche - Imprese di Economia e Finanza, presieduto da Michele Matarrese e diretto da Antonio Corvino.

L’atteso appuntamento anche quest'anno ha portato nella cittadina costiera oltre 250 partecipanti, tra economisti, accademici, esponenti del mondo bancario ed imprenditoriale, manager, rappresentanti di istituzioni pubbliche e private, italiane e soprattutto estere, giornalisti e giovani operanti nel settore della ricerca,delle imprese e dell’associazionismo; tutti provenienti da Svezia, Germania, Polonia, Austria, Inghilterra, Olanda, Danimarca, Egitto, Tunisia, Algeria, Marocco e, per quanto riguarda l'Italia, da Torino, Milano, Firenze, Roma e dalle principali città del Mezzogiorno. L’obiettivo di fondo del Meeting è quello di creare in sede stabile, nel Mezzogiorno di Italia, uno spazio di discussione e un punto di riferimento per le classi dirigenti dei territori interessati per sollecitare nuovi modelli di pensiero, migliorare l’interazione e il confronto fra loro, stimolare azioni e politiche che possano favorire la crescita economica e sociale.

Quaranta i relatori, due grandi donne protagoniste della due giorni: un premio Nobel per la Pace, Shirin Ebadi e una delle più note intellettuali marocchine, Rita El Khayat. Tredici i “paper” su quattro aree principali di discussione: lo spazio mediterraneo tra crisi,sviluppo e conflitti;la ricchezza ,le migrazioni e il disagio sociale: il capitale umano e sociale; le politiche per i giovani.

La diretta web ha permesso il collegamento di oltre un centinaio di utenti .

Importante il risalto dato dalla stampa, non solo nazionale, alla presenza di ospiti prestigiosi, selezionati dal comitato scientifico dell'Obi. Tra i relatori, i nomi di Antonio Marzano, presidente del Cnel, Enrico Giovannini, presidente dell’Istat, Gianni Pittella, vice presidente vicario del Parlamento europeo, Alessandro Laterza, vice presidente di Confindustria, Nicola Motolese, presidente dei Giovani di Confagricoltura, Abdel Kawi Khalifa, governatore de Il Cairo, Luigi de Magistris sindaco di Napoli , Mohamed Bechir Khalfallah, membro della Commissione africana dei diritti dell’uomo e dei popoli, Abdelfattah Mourou esponente dell’Islamic Tendency Movement, Abdelwaheb El Behi del Centro di arbitrato in Tunisia. Senza contare la presenza di Istituzioni importanti come la Banca di Italia rappresentata da Paolo Sestito, il Governo polacco rappresentato da Grzegorz Witkowski il lunghissimo elenco di accademici provenienti dai più importanti atenei europei e del Nord Africa. Hanno coordinato le diverse sessioni di lavoro gli economisti Massimo Lo Cicero, Francesco Saverio Coppola, i giornalisti Eric Jozsef di Libération e Barbara Carfagna del Tg1.

Tutti concordi sulla necessità di condividere, in tutta l'area del Mediterraneo, alcuni obiettivi comuni:

dall'affermazione di una economica umanistica, che metta al centro l'uomo e non il business, auspicata da Mauro Magatti, dell’Università Cattolica e messa in pratica da Christian Felber, dell’Università di Vienna, fondatore del movimento “L’Economia del Bene Comune”, al ripristino di una dignità storica degli stati, al centro della relazione di Antonio Corvino. O, ancora, la proposta di istituire un'area economica e commerciale che comprenda tutta la sponda Sud ed Est del Mediterraneo, cui ha fato eco la provocazione di Bruno Amoroso, del Centro Studi Federico Caffè dell’Università danese di Roskilde, di istituire un euro per l’Europa del Sud, da concordare nei rapporti di cambio con i paesi dell’aerea tedesca. Anche l’economista Cesare Imbriani si è soffermato sulla necessità per L’Europa di individuare nuove vie per uscire dalla crisi. Ampio spazio è stato dato ai giovani che con le loro storie di successo e di difficoltà, hanno evidenziato il profondo gap intergenerazionale e la necessità di nuove politiche e di nuove rappresentanze, come anche indicato da Salvatore Marra della Confederazione Europea dei Sindacati. Una particolare attenzione per governare i flussi migratori è stata data nel Meeting ai principi etici che devono improntare sempre più i rapporti umani e istituzionali e al dialogo interreligioso fra Islam e Cristianesimo; hanno discusso su questi temi - moderati dal Coordinatore del Comitato scientifico di Obi Francesco Saverio Coppola nonché presidente della nuova Banca delle risorse immateriali- Abdelfattah Mourou di Tunisi esponente di primo piano dell’Islamic Tendency Movement , Gaetano Castello preside della Pontificia Università di Teologia e il filosofo Pietro Barcellona.

Tra i temi dibattuti, quello delle primavere arabe, affrontato negli interventi di Shirin Ebadi, di Rita El Khayat e Mohamed Bechir Khalfallah, della Commissione africana dei diritti dell’uomo e dei popoli.

“Fino a tre anni fa il Medio Oriente e il Nord Africa sembravano essere completamente tranquilli come il loro mar Mediterraneo – ha esordito il Premio Nobel – Poi sono iniziate le rivoluzioni. La stampa occidentale ha chiamato questo evento come primavera araba. Ma davvero è arrivata la primavera? Non è presto per usare questa parola?

Io dico che la primavera araba comincerà quando le donne musulmane potranno ottenere pari diritti. Nei paesi musulmani esse vivono una situazione di grande disagio e discriminazione”.

Per Rita El Khayat i giovani e le donne sono le catene deboli della sponda sud del Mediterraneo, un’area dove regna disoccupazione, lavoro precario, diseguaglianza tra i sessi. "La primavera araba - ha aggiunto - non ha mantenuto le sue promesse, non è stata in grado di mutare questa situazione. I paesi dell’Europa devono unire gli sforzi per tendere la mano a quelli dei Mezzogiorni del Mediterraneo, dando avvio a scambi su base egualitaria e condividendo il processo di democratizzazione”.

“Senza un lavoro – ha osservato Bechir Khalfallah – i giovani perdono la speranza, avvertono il dolore del rifiuto sociale, e ciò equivale per loro ad un diniego della cittadinanza economica che genera rancore e provoca sentimenti di frustrazione. L’elevato tasso di disoccupazione causa un aumento di criminalità, di comportamenti antisociali, e rende le nostre società più vulnerabili”.

Sono dunque necessarie, osserva Kalfallah, politiche educative, e di formazione, per i 17,5 milioni di nordafricani, in larga parte giovani, che non hanno un occupazione. “Per farlo – ha concluso – si può partire da quei settori poco sfruttati, in cui si può più facilmente generare occupazione: energie rinnovabili e servizi alla persona”.

Problemi scritti in rosso nell’agenda politica del governatore de Il Cairo, Abdel Kawi Khalifa, che ha delineato la situazione della città de Il Cairo, e dell’intero Egitto, dopo la rivoluzione del 25 gennaio. “Una mobilitazione che – ha osservato – è stata di reazione al regime che il nostro popolo ha subito per 30 anni, alla corruzione imperante e al continuo aumento del costo dei beni. La rivoluzione è in atto da 18 mesi ma ancora non siamo riusciti a raggiungere una stabilità – ha aggiunto – Abbiamo cinque milioni di disoccupati e 112 aree degradate". La strada per raggiungere l’obiettivo della democrazia, della libertà, e della pari dignità delle donne, ha concluso, passa attraverso il riallineamento tra processi di istruzione e formazione professionale ed esigenze del mercato. Per creare occupazione abbiamo avviato numerosi accordi con Ong ed istituito una banca sociale per il sostengo delle start-up. Anche il Sindaco di Napoli de Magistris ha posto l’accento sulla necessità di investire maggiormente sui beni comuni e sulla coesione sociale. “Il Sud del mondo, la primavera araba, hanno dimostrato che il capitale umano è più importante del capitale economico – ha aggiunto – Quella che attraversiamo è una crisi strutturale e culturale. Abbiamo fatto prevalere l’avere sull’essere. Noi dobbiamo ribaltare questo concetto: a contare sono le persone”.

Per de Magistris, bisogna sostituire la società dei consumi con una società che preserva il bene comune: acqua, mare, conoscenza.

“Da uomo del Sud sono convinto che le pagine più importanti saranno scritte d’ora in avanti dal Sud del mondo – ha continuato – Perché lì c’è la sofferenza vera. Da Napoli, ad esempio, i giovani non migrano per scelta, ma perché l’articolo 1 della nostra costituzione non li tutela. Il lavoro per loro non è un diritto. E’ il momento di schierarsi, di dire la propria, di partecipare. Qui, nella democrazia partecipativa, abbiamo trovato molte risposte”.

“La bufera che si è abbattuta sull’Europa e sul Mediterraneo è destinata a provocare profondi cambiamenti, non solo sul fronte degli equilibri economici, ma anche di quelli sociali e di conseguenza anche di quelli politici e istituzionali – è intervenuto il DG dell’Obi, Antonio Corvino – La prospettiva che oggi l’Europa e il Mediterraneo sono chiamati a sperimentare è quella di una trasformazione complessiva. I temi di discussione presentati nel corso del Sorrento Meeting, sull’andamento del Pil in Europa, in Italia, nel Mezzogiorno, sui processi economico sociali del Mediterraneo e sulle migrazioni dei giovani nel Mediterraneo, sul disagio sociale, sulla insufficiente valorizzazione del capitale umano e rafforzamento di quello sociale evidenziano in maniera chiara i pericoli connessi ad una gestione non corretta e prudente dell’attuale crisi”.

Un momento storico che, ha evidenziato in un messaggio inviato ai 250 partecipanti del forum, il presidente del Senato, Renato Schifani, impone di “rimboccarsi le maniche secondo una filosofia che deve essere il filo conduttore di tutte le politiche nazionali”. Per Schifani bisogna guardare al di là della situazione di depressione economica in cui versano le aree del Sud, “dove vi sono anche molti esempi di eccellenza produttiva e non mancano i germogli di un percorso di sviluppo civile ed economico, possibile ed essenziale per la ricostruzione di un intero paese”.

 “Un’economia sana, trasparente, fonte di ricchezza e di reddito – ha concluso il presidente del Senato – è un messaggio di speranza, soprattutto per i giovani, affinché possano avanzare verso un futuro migliore, all’insegna di una crescita duratura e dinamica”.

Per il presidente dell'Istat, intervenuto nella seconda giornata del Sorrento Meeting, “la nostra economia è attualmente come una automobile usata che si guasta ogni qualvolta tenta di accelerare. Ne è prova che dal 2007 ad oggi abbiamo assistito a numerose crisi: le più importanti, quella economica, del cibo ed energetica”. “Bisogna cambiare paradigma – ha osservato Giovannini – Evitare che i dati statistici producano stress da prestazioni. La conferenza di Rio, ad esempio, ha proposto di andare oltre il Pil e di prestare più attenzione all’indicatore Bes, acronimo di “bene equo e sostenibile”. Anche l’Ocse ha cambiato la propria missione, che non è più “For a better world economy”, bensì “‘Better policies for better lives’”.

Per Giovannini i governi devono basare le proprie politiche economiche non più solo sulla crescita, parametro insufficiente a leggere la nuova realtà. “E’ necessario – ha sottolineato – riconoscere ed accettare che il rischio è con noi, che la società è imperfetta e che noi siamo fallibili. Accettare il rischio e l’incertezza ci aiuterà ad attuare un approccio dal basso, basato non più nel delegare qualcuno dall’alto di prendere le decisioni, ma sulla logica 2.0 della "collettive intelligence".

Dal 2.0 economico a quello mediatico. Mario Morcellini, direttore del dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale alla Sapienza di Roma, nel suo intervento ha ricordato come “I navigatori della socializzazione non sono più i vecchi mezzi di comunicazione. L’aumento della scolarizzazione è determinate in questo processo perché sta orientando i giovani verso nuovi stili mediali".

Confrontati con i loro genitori, i giovani di oggi sono molto più interessanti e diversificati nei loro interessi. Mai l’Italia ha avuto una qualità di laureati come negli ultimi 10 anni e sono loro che soffrono particolarmente questa crisi. "I giovani, ha concluso Morcellini, laddove possono mettere in campo un meccanismo di socializzazione culturale, capitalizzano le chance della modernità”

Per Gianni Pittella, vice presidente vicario del Parlamento europeo, che ha chiuso i lavori del Meeting , bisogna ripensate a nuove strategie per l’Europa , mettendosi alle spalle il debito, che rilancino il maniera concreta la strategia di Lisbona mai attuata.. “E’ quanto mai necessario puntare a rafforzare tutte le politiche per la valorizzazione del capitale umano, e puntando su settori come ricerca, tecnologia, formazione ed energie rinnovabili”.Solo così, ha concluso Pittella, sarà possibile “spostare il profilo geopolitico dell’Europa da una impostazione carolingia, tanto cara alla Germania, ad una visione euromediterranea”.

I riconoscimenti

Sono 5 i riconoscimenti tributati dal Sorrento Meeting 2012 ad altrettanti ospiti stranieri , hanno ricevuto una targa ricordo, Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace 2003, Mohamed Bechir Khalfallah, rappresentante della Commissione Africana dei diritti dell’uomo e dei popoli, Abdelfattah Mourou, membro dell’Islamic Tendency Movement, Abdel Kawi Khalifa, governatore de Il Cairo e la scrittrice Rita El Khayat.

I riconoscimenti sono stati consegnati - alla presenza del Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo - da Michele Matarrese, Antonio Corvino e Gaetano Mastellone, rispettivamente presidente, direttore generale e consigliere dell’Obi.

I partners del Meeting

Alla buona riuscita del Meeting hanno contribuito con le loro attività e con il loro pensiero diversi partners fra cui si ricordano Associazione Guido Dorso, BRI-banca delle risorse immateriali, Centro Studi Federico Caffè, Ficei,Halle Institute for Ecomic Research, IPRES Puglia, IRES Campania , ItaliaCamp, Istituto Italo Tunisino, SRMStudie Ricerche per il Mezzogiorno, SVIMEZ.

I temi di discussione

I temi di discussione curati dal Coordinatore del Comitato scientifico di Obi e presentati nel corso del Meeting si sono avvalsi dei qualificati contributi secondo la seguente suddivisione:

Spazio mediterraneo tra crisi,sviluppo e conflitti

il Centro Studi Federico Caffè (Bruno Amoroso,Pierluca Ghibelli,Ettore Greco)

SRM Studi e Ricerche peri il mezzogiorno (Arianna Buonfanti,Luca Forte,Alessandro Panaro,Dario Ruggiero)

Osservatorio Banche Imprese (Nicola Coniglio)


Ricchezza,emigrazioni,disagio sociale

Osservatorio Banche Imprese(Enrico D’Elia)

Delegazione Sicilia Osservatorio Banche Imprese(Salvatore Sacco)

Ires Campania (Giovanni De Falco,Paolo Giugliano)

Ipres Puglia (Mario de Donatis)


Il Capitale Umano e Sociale

Bri banca delle risorse immateriali (Osvaldo Cammarota,Francesco Saverio Coppola)

Svimez (Luca Bianchi)


Le politiche

Osservatorio Banche Imprese(Riccardo Achilli, D’Orio Giovanni) I temi di discussione 2012 sono stati pubblicato dall’Editore Giannini di Napoli.

Sorrento Meeting tra arte e creatività

Spazio anche alla creatività, per questa edizione 2012. Insieme al logo, firmato da Mimmo Paladino e al

manifesto, opera dell'artista Helena Klakocar, il Sorrento Meeting ha voluto affidare ad un gruppo di giovani professionisti, guidati dal regista Lorenzo Corvino, un filmato fatto di intense suggestioni, visibile sul sito ufficiale dell'evento, all'indirizzo www.sorrentomeeting.eu e su quello dell'Obi, www.bancheimprese.it dove è possibile visualizzare video, foto, documenti, rassegna stampa e altre informazioni legate all'iniziativa.

Sorrento Meeting e la solidarietà

Coloratissime borse e delicate miscele di caffè. Le prime realizzate dalle detenute del carcere di Lecce, le altre prodotte nella casa circondariale di Pozzuoli, a Napoli.

Sono i cadeau della solidarietà scelti dall’Obi, l’Osservatorio Banche-Imprese di Economia e Finanza, come omaggio agli ospiti giunti per la due giorni della seconda edizione di Sorrento Meeting, che si apre oggi all’Hilton Sorrento Palace.

Il marchio Made in Carcere nasce nel 2007 e produce manufatti come borse, accessori, originali e tutti colorati.

Sono prodotti “utili e futili”, confezionati da donne ai margini della società: 20 detenute, alle quali viene offerto un percorso formativo, con lo scopo di un definitivo reinserimento nella società lavorativa e civile.

Lo scopo principale di Made in Carcere è diffondere la filosofia della “seconda opportunità” per le detenute e della “doppia vita” per i tessuti. Un messaggio di speranza, di concretezza e solidarietà, ma anche di libertà e rispetto per l’ambiente.

La cooperativa Lazzarelle promuove la creazione di nuova impresa e di lavoro autonomo femminile. Vi lavorano donne prive della libertà, in una prospettiva di valorizzazione, inclusione e cambiamento sociale. L’intera lavorazione è eseguita nel carcere con una miscela composta al 50 per cento da arabica. La cooperativa offre inoltre anche servizi di catering con piatti tipici.

SORRENTO MEETING 2012: Ringrazia i “presenti” e i “connessi”

“Mezzogiorni d’Europa e Mediterraneo nella bufera. I giovani nuovi Argonauti”

6-7 luglio 2012: le due giornate dedicate al Sorrento Meeting 2012, organizzato dall’Osservatorio Banche Imprese (OBI), – ricche di riflessioni e confronto sull’evoluzione dell’economia, nelle zone meridionali, in uno scenario che non può prescindere dai contesti europei – hanno coinvolto professori universitari, economisti, esponenti governativi ed istituzionali, rappresentanti del mondo bancario ed imprenditoriale, sociologi, istituzioni pubbliche e private, manager provenienti non solo dall’Italia ma anche da Svezia, Germania, Polonia, Austria, Inghilterra, Olanda, Danimarca, Egitto, Tunisia, Algeria, Marocco.

Una partecipazione che conferma e da valore all’importanza e alla necessità di creare sinergie tra i Mezzogiorni d’Europa, con l’intento di perseguire obiettivi comuni di crescita che mettano al centro l’uomo e non il business, in un’ottica di “Economia del bene comune” come la definisce Christian Felber.

Di straordinaria levatura i relatori e gli ospiti che hanno mosso il dialogo su temi di interesse generale e attuale, come: giovani, crisi, e innovazione. Temi scottanti ed attuali, tanto da suscitare l’interesse dei mezzi di informazione, dei media e dei canali social network.

Potremmo definirlo l’evento dei “presenti” e dei “connessi”, sottolineando quanto la partecipazione all’evento si sia ramificata attraverso la rete, registrando punte elevate di consensi e discussioni, nonché condivisioni sui portali social legati all’evento, raggiungendo e informando i giovani – quale focus di riflessioni socio-economiche.

Dunque, il Meeting di Sorrento ha lanciato una sfida e un’opportunità coinvolgendo le nuove generazioni nel dialogo tra i paesi, attraverso gli strumenti di interazione del web. Tra questi diamo rilievo ai risultati raggiunti della fan page di facebook dedicata al meeting, con 319 “MI PIACE” in poche settimane, che ha innescato un’espansione virale raggiungendo quasi 4.000 persone per settimana. Dai report della pagina, il target maggiormente coinvolto risulta la fascia di età 25-34 anni, maggiormente donne (25,6% donne, 19,6% uomini). Inoltre, i dati insight (in allegato) ci rivelano nei profili raggiunti dai post, la varietà di dislocazione geografica – che non si limita solo all’Italia ma annovera gli USA, Regno Unito, Spagna, Germania, Belgio, Francia, Turchia, Tunisia, Romania, Argentina, Canada, Brasile, Svizzera, Egitto, Croazia, Repubblica democratica del Congo, Macedonia, Australia, Giappone – affermando e dimostrando che si tratta di un evento di rilevanza ed interesse internazionale.

Occupazione. Le previsioni dell’Obi al Sorrento Meeting 2012: il Nord Est guiderà la ripresa

Tra il 2012 e il 2015 il Pil italiano farà registrare una modestissima ripresa solo nelle regioni centrali (0,9%) e del Nord Est (0,8%), mentre il Nord Ovest registrerà una sostanziale stazionarietà della produzione (appena lo 0,2% annuo), e il Mezzogiorno vedrà il Pil ridursi a ritmi medi dello 0,4% l’anno. Un quadro che finirà per penalizzare i livelli occupazionali non solo degli occupati, ma soprattutto delle giovani generazioni.
E’ quanto emerso a margine della seconda edizione del Sorrento Meeting, l’evento economico internazionale, promosso dall’Obi, Osservatorio Banche Imprese di Economia e Finanza che si è chiuso all’Hilton Sorrento Palace con la partecipazione di circa 250 ospiti tra economisti, accademici, bancari, rappresentanti di istituzioni pubbliche e private, italiane e soprattutto estere, giornalisti e giovani ricercatori.
chiamati a confrontarsi sul titolo dell’edizione 2012, “Mezzogiorni d’Europa e Mediterraneo nella bufera. I giovani, nuovi argonauti”.
L’occupazione giovanile, tra i temi caldi: per periodo 2012-2015, l’Obi vede un calo dello 0,3% l’anno degli addetti nel Mezzogiorno, contro una crescita media dello 0,3% in Italia, dello 0,5% al Centro dello 0,7% nel Nord-Est e dello 0,4% nel Nord Ovest. Se questi dati dovessero essere confermati, alla fine del decennio 2005-2015, gli occupati meridionali finiranno per rappresentare solo il 25,5% del totale, contro il 27,6% di inizio periodo. Nel contempo, secondo le proiezioni dell’Obi, il Centro e il Nord Ovest guadagnerebbero 3 decimi ciascuno sulla quota relativa di addetti e il Nord Est nel 1,5 punti percentuali. La progressiva concentrazione delle opportunità di lavoro nelle quattro regioni del Nor-Est non potrà che avere riflessi significativi sulle migrazioni interne e sui flussi provenenti dall’Europa dell’Est, del Mediterraneo e dell’Africa, con conseguenze sociali e politiche tutte da valutare.
“Dati che confermano la necessità di una trasformazione complessiva dei sistemi economici, sociali e politici dell’Europa e del  Mediterraneo – sottolinea Antonio Corvino, direttore generale dell’Obi – In queste aree i rischi di blocco della crescita della ricchezza e dell’occupazione, di deterioramento della convivenza civile e di diffusione di una pericolosa deriva malavitosa, si legano ai possibili rischi di scontro delle culture mediterranee e al sacrificio di intere generazioni di giovani. In realtà si deve ammettere che il pensiero economico, come per quello politico e sociale, si son adeguati lungo decenni recenti, ad una sorta di conformismo che ne ha appiattivo le potenzialità critiche”. Di qui, secondo Corvino, la necessità di accettare la “sfida del pensiero” rivolgendo lo sguardo a grandi economisti del recente passato come Federico Caffè, John K.Gelbraith e ai grandi pensatori come Albert Camus.
Per il dg dell’Osservatorio, inoltre, la bufera in atto impone una forte accelerazione all’assunzione di responsabilità da parte dei giovani.
E delle donne, altre grandi protagoniste del Sorrento Meeting, grazie alla partecipazione del Premio Nobel per la Pace, Shirin Ebadi e della psichiatra e scrittrice Rita El Kayat, che non hanno mancato di fare giungere il loro appello a difesa dei diritti femminili, oggi negati, in tanti paesi dall’Oriente all’Occidente, dove la strada per arrivare alla parità, alla libertà e all’uguaglianza è ancora tanta da percorrere.
Tanti i relatori che si sono avvicendati al tavolo dei relatori, molti provenienti da atenei europei e africani, tanti gli spunti di riflessione emersi nel corso della due giorni, e altrettante numerose le proposte. Anche dirompenti, come quella di Bruno Amoroso, del Centro Studi Federico Caffè dell’Università danese di Roskilde, di creare un euro per l’Europa del Sud, da concordare nei rapporti di cambio con i paesi dell’aerea tedesca, “per porre fine alla frammentazione del progetto europeo e stabilizzare un rapporto che oggi rischia di espellere uno per uno i paesi del Sud”.
Altrettanto provocatoria, la riflessione di Antonio Corvino. “La tenuta finanziaria degli stati nazionali e per l’altro anche la tenuta dei relativi sistemi economici e sociali è al centro delle scommesse speculative dei cosiddetti mercati finanziari, ma anche dell’azione delle autorità governative nazionali – ha spiegato – In questo contesto la assimilazione/equiparazione degli orizzonti temporali degli stati a quelli propri degli individui e delle aziende sta minando alla base uno dei presupposti fondamentali della sovranità statuale, che ne proietta credibilità, azione e durata, in una dimensione storica pluridecennale, e anzi secolare. Questo comporta la derubricazione della capacità e tenuta finanziaria degli stati, da leva di politica economica a parametro ragionieristico”.
Per Corvino scompare di conseguenza la facoltà statuale di investire e sostenere l’economia attraverso il metodo di un deficit spending virtuoso, “e trova una nobilitazione surrettizia in chiave costituzionale il divieto per il bilancio dello stato di andare in deficit”.
Mauro Magatti, dell’Università Cattolica, ha invece ricordato l’attualità della teoria politica di Carl Schmitt, con la contrapposizione tra il mare e la terra, dove il primo è il regno dell’instabilità, del movimento, della libertà, la seconda indica stabilità, ordine, distinzione. L’attuale crisi, ha quindi sottolineato, impone la costruzione di un nuovo sistema che superi la supremazia dell’individualismo e che rimetta al centro l’uomo.
Un futuro auspicato anche da un altro illustre ospite del Sorrento Meeting: Christian Felber, dell’Università di Vienna, fondatore del movimento “L’Economia del Bene Comune”, che inneggia ad un modello economico appena nato ed in pieno sviluppo, che punta a discriminare quelle aziende o multinazionali che non rispettano le regole, l’ecologia o i diritti umani e che superi gli attuali indicatori monetari come il profitto o il Pil, per utilizzare nuovi indicatori come il benessere dei lavoratori.
Attesi e applauditi gli interventi di Antonio Marzano, presidente del Cnel, Enrico Giovannini, presidente dell’Istat, Gianni Pittella, vice presidente vicario del Parlamento europeo, Alessandro Laterza, vice presidente di Confindustria, Nicola Motolese, presidente dei Giovani di Confagricoltura, Abdel Kawi Khalifa, governatore de Il Cairo, Mohamed Bechir Khalfallah, membro della Commissione africana dei diritti dell’uomo e dei popoli, i giornalisti Eric Jozsef di Libération e Barbara Carfagna del Tg1, Mario Morcellini e Massimo Lo Cicero, dell’Università La Sapienza di Roma, Luigi De Magistris, sindaco di Napoli. Tutti trasmessi in diretta web sul sito ufficiale dell’evento www.sorrentomeeting.eu, destinato a raccogliere e a custodire nel tempo i materiali multimediali, scientifici e di pubblico interesse sull’edizione appena conclusa.

Luigi De Magistris al Sorrento Meeting 2012: “Rivalutare il capitale umano

“E’ una sfida fare la rivoluzione governando. In 50 anni di Ue ci siamo preoccupati più della globalizzazione dei diritti del mercato, e non della globalizzazione dei diritti delle persone”.
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, interviene nella giornata conclusiva della seconda edizione del Sorrento Meeting, l’evento economico internazionale promosso dall’Obi, l’Osservatorio Banche – Imprese di Economia e Finanza
“Il Sud del mondo, la primavera araba, hanno dimostrato che il capitale umano è più importante del capitale economico – ha aggiunto – Quella che attraversiamo è una crisi strutturale e culturale. Abbiamo fatto prevalere l’avere sull’essere. Noi dobbiamo ribaltare questo concetto: a contare sono le persone”.
Per de Magistris, bisogna sostituire la società dei consumi con una società che preserva il bene comune: acqua, mare, conoscenza.
“Da uomo del Sud sono convinto che le pagine più importanti saranno scritte d’ora in avanti dal Sud del mondo – ha continuato – Perché lì c’è la sofferenza vera. Da Napoli, ad esempio, i giovani non migrano per scelta, ma perché l’articolo 1 della nostra costituzione non li tutela. Il lavoro per loro non è un diritto. E’ il momento di schierarsi, di dire la propria, di partecipare. Qui, nella democrazia partecipativa, abbiamo trovato molte risposte”.

Sorrento Meeting 2012. Cerimonia di consegna dei riconoscimenti

Sono 5 i riconoscimenti tributati dal Sorrento Meeting 2012 ad altrettanti ospiti della seconda edizione dell’evento economico internazionale promosso dall’Obi e conclusosi oggi all’Hilton Sorrento Palace con ospiti del mondo economico, imprenditoriale, accademico, associativo e culturale internazionale.
A salire sul palco per ricevere una targa ricordo, sono stati Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace 2003, Mohamed Bechir Khalfallah, rappresentante della Commissione Africana dei diritti dell’uomo e dei popoli, Abdelfattah Mourou, membro dell’Islamic Tendency Movement, Abdel Kawi Khalifa, governatore de Il Cairo e la scrittrice Rita El Khayat.
I riconoscimenti sono stati consegnati da Michele Matarrese, Antonio Corvino e Gaetano Mastellone, rispettivamente presidente, direttore generale e consigliere dell’Obi.

Rita El Khayat al Sorrento Meeting 2012: “Giovani, catene deboli del Mediterraneo”

I giovani e le donne sono le catene deboli della sponda sud del Mediterraneo, un’area dove regna disoccupazione, lavoro precario, diseguaglianza tra i sessi.
Così Rita El Khayak, tra le più note intellettuali marocchine, psichiatra, autrice di 36 libri, ospite alla seconda edizione del Sorrento Meeting, l’evento economico internazionale promosso dall’Obi, che si chiude oggi all’Hilton Sorrento Palace con un focus dedicato ai giovani.
“La cattiva istruzione e la formazione professionale dei giovani è dovuta anche al fatto che le dittature hanno fatto di loro individui malavitosi affetti da problemi familiari, sessuali ed affettivi – ha aggiunto El Khayat – Spesso si danno alla droga per fuggire alla loro misera realtà. La corruzione è sovrana e l’ingiustizia sociale vieta ai giovani di avere una vita giusta e onesta”.
Per l’autrice de “Il Complesso di Medea, le madri mediterranee”, i problemi delle donne sono legati a quelli dei giovani. “Sono le donne, infatti, le responsabili dell’istruzione dei figli – ha aggiunto dal palco del Sorrento Meeting – Nei paesi arabi, il patriarcato penalizza la condizione della donna, e di conseguenza dei giovani. Le donne arabe sono le più analfabete del mondo intero, sono costrette a sposarsi in fretta, ed essere solo madri. Fin quando queste donne vivranno questa condizione i paesi islamici non evolveranno”.
La primavera araba, ha aggiunto, non ha mantenuto le sue promesse, non è stata in grado di mutare questa situazione.
Poi l’appello: “I Paesi dell’Europa devono unire gli sforzi per tendere la mano a quelli dei Mezzogiorni del Mediterraneo, dando avvio a scambi su base egualitaria e condividendo il processo di democratizzazione. Solo così si potrà salvare il mondo”.

QUEL SEGNO VERDE ALL’ORIZZONTE
del Prof.
 Toti Carpentieri

Sorrento si conferma luogo deputato allo studio dell’economia e alla riflessione sui suoi molteplici aspetti, e lo fa, riproponendo le due giornate d’incontro che a luglio dello scorso anno seppero richiamare sguardi ed interventi interessati, e replicando quell’incontro con l’arte, che vuole essere un’altra delle singolarità del Meeting promosso e organizzato dall’Osservatorio Banche Imprese.

Sollecitando, dopo i “nodi gordiani” di Mimmo Paladino, l’artista croata Helena Klakocar, a guardare ai Mezzogiorni d’Europa espandendo lo sguardo sul Mediterraneo, e prendendo, altresì, atto della bufera che in questo momento ci sta coinvolgendo tutti secondo modalità crescenti e perfino esponenziali, tra timori e paure sempre più forti. Ma, con quella positività che è propria dei giovani e delle donne, da intendersi quali novelli argonauti.

Ne è venuta fuori un’immagine, in linea con la creatività dell’artista quanto mai legata al disegno, alla narrazione e quindi al linguaggio del fumetto (arte sequenziale, secondo Will Eisner) , ma anche con la sua stessa vita, tempestosa in parte al pari della bufera, in quel muoversi vissuto tra “le onde che mugghiano e si accavallano in vicinanza, ma non si vedono e non si possono udire”, come scrive Predrag Matvejevic in “Mare inquieto Adriatico”, la storia per immagini della Klakocar il cui testo è ispirato alla fiaba “Pozrtvovni zec” di M.E. Saltikov-Scedrin.

In quella fluidità intangibile e mossa, che mescola il mare e il cielo, le nere sagome dei catamarani disegnate dalla giovane di Tuzla, nel gioco della memoria personale, appaiono quali rostri aggressivi che forano la fitta nebbia che domina il mondo, ma anche “i denti del drago” seminati da Giasone vincitore nel Campo di Marte, e perfino gli artigli del mostro dalle mille spire -figlio di Tifone- posto a guardia del vello d’oro, incantato e irretito dalle magie e dai filtri di Medea, la vergine nipote di Circe che sembra sorgere dalla solidità della terra disegnata da filiformi tratti di verde, quella stessa a cui guarda con speranza l’impasto di figure fuligginose che chiude l’angolo basso del lato destro dell’opera, e confondersi in essa. Nel segno della vagheggiata bonaccia e della raggiunta stabilità.

Toti Carpentieri

ARTISTA:  Helena Klakocar:
TITOLO OPERA: Mediterranean Migration. The New Argonauts.

NOTA BIOGRAFICA:

Helena Klakocar è un artista versatile. Pittrice, produttrice di film d'animazione, di fumetti e illustrazioni, narratrice grafica.
Nata in Bosnia, a sette anni si è trasferita in Slovenia con la sua famiglia.
Si è laureata all'Accademia di Belle Arti a Zagabria (Croazia) in grafica, e successivamente nei Paesi Bassi in pittura e cinema d'animazione.

Ha realizzato diversi  manifesti e un film d'animazione, con grande successo internazionale.
Nell’ inverno 90/91 ha lavorato nella SC Gallery di Zagabria. Nello stesso anno, a causa della scoppio della guerra in ex-Jugoslavia con il marito ha trascorso l’inverno in Grecia, a bordo del suo catamarano. Durante questo lungo periodo ha scritto un diario, “Rough Sea” stampato poi in Belgio come Graphic Novel, col titolo "Passage en douce" , e premiato al Festival Internazionale della BD ad Angulem (Fr) come miglior "'libro straniero" dell 'anno '99. L’artista ha anche ricevuto un finanziamento da  BKVB, Fonds di  Amsterdam, e dal Centre de la livre, di Parigi, per continuare la storia.
La seconda edizione di “Rough sea” è il racconto dell’esperienza dell'immigrazione in Olanda, una critica della attuale politica sull’immigrazione.
Ultimamente Helena Klakocar vive tra la Croazia e i Paesi Bassi. I suoi libri sono tradotti in diverse lingue: francese, sloveno e italiano.
Attualmente lavora  su progetti in collaborazione internazionale e in particolare su una fiction Story: 'Moisture,  Frost and Salt ": non una semplice critica, ma una visione ottimistica del nostro futuro di migrazione, attraverso la storia di tre rifugiati che vivono in Olanda.

Pittella: “Erasmus anche per imprenditori, dipendenti pubblici e disoccupati”

Estendere il programma Erasmus anche agli imprenditori, ai dipendenti della pubblica amministrazione, ai giovani inoccupati e disoccupati e a tutti gli studenti, non solo quelli universitari.
Ad annunciarlo, il vice presidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, ospite alla seconda edizione del Sorrento Meeting, l’evento economico internazionale promosso dall’Obi, che si chiude oggi all’Hilton Sorrento Palace.
“Per i giovani – ha evidenziato Pittella – l’Unione europea ha già previsto finanziamenti per 30 miliardi di euro”.
“Una iniziativa importante potrebbe essere quella di istituire un Erasmus universale – ha dichiarato – riservato a giovani di età compresa tra i 16 e i 35 anni. E’ quanto mai necessario puntare a rafforzare tutte le politiche per la valorizzazione del capitale umano, e puntando su settori come ricerca, tecnologia, formazione ed energie rinnovabili”.
Solo così, ha concluso Pittella, sarà possibile “spostare il profilo geopolitico dell’Europa da una impostazione carolingia, tanto cara alla Germania, ad una visione euromediterranea”.

Shirin Ebadi: “Le donne si sveglino, assieme agli uomini, si riprendano la dignità e cerchino l’uguaglianza”

Non è un mondo per donne. Dall’Oriente all’Occidente, la strada per arrivare alla parità è ancora tanta da percorrere. E’ necessaria una rivoluzione culturale. Anche se, in un momento di crisi economica, come quello attuale, la forbice dei diritti tra i due sessi diventa sempre più ampia. Reagire e unirsi agli uomini più progrediti per auspicare ad una società più equa. Questo il messaggio lanciato questa durante l’incontro con il premio Nobel per la Pace, l’iraniana Shirin Ebadi e la marocchina Rita El Kayat, ospiti della seconda edizione di Sorrento Meeting, evento internazionale di economia in programma all’Hilton Sorrento Palace, promosso dall’Obi, l’Osservatorio Banche – Imprese di Economia e Finanza.
All’incontro hanno preso parte Barbara Carfagna, giornalista del Tg1, Maria Teresa De Angelis, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Sorrento e rappresentanti della Commissione comunale Pari Opportunità, della Fidapa, dell’Inner Wheel, del Centro Italiano Femminile e dell’associazione Amiche del Museo. A moderare, Gaetano Mastellone, consigliere dell’Obi e chairman nella sessione di apertura del meeting.
“Nel mondo islamico siamo tornati nel Medioevo – ha detto Ebadi – ed è lampante che bisogna raggiungere una separazione tra religione e potere politico per avere più giustizia”.
Le rivoluzione arabe, del Nord Africa, non hanno ancora portato ad un miglioramento della situazione per le donne. “Anzi, stiamo tornando indietro – ha ribadito Ebadi – tra 4 giorni, in Iran, ci sarà l’ anniversario del regime. E la situazione è pesante. Hanno arrestato molti studenti. Da noi non c’è libertà. Nessuno può esprime liberamente il proprio pensiero. Altrimenti si è arrestati e i giovani sono cacciati dalle Università. E’ per questo che chi può scappa dall’Iran”.
Per il premio Nobel in Occidente la donna viene usata come oggetto “anche per pubblicizzare un dentifricio si utilizza un nudo di donna. “Nei paesi Islamici è la cultura patriarcale che svilire la donna e a mantenerla ai margini della società – ha aggiunto – Ma spesso è la donna stessa la portatrice sana di questi valori. Bisogna fare un gran lavoro. Obiettivi da perseguire insieme agli uomini, per portare dignità e uguaglianza”.
Per El Khayat, in Italia dopo il movimento femminista di trent’anni fa, non c’è stato quello che si era prospettato. Dal 1975 la condizione della donna è peggiorata. “Anche in Italia le donne, assieme agli uomini, devono reagire per riprendersi la loro vita. Ma da protagoniste”.

Crisi. Bruno Amoroso al Sorrento Meeting: “Un euro per l’Europa del Sud”

Creare un euro per l’Europa del Sud, da concordare nei rapporti di cambio con i paesi dell’aerea tedesca.
E’ la proposta lanciata questo pomeriggio da Bruno Amoroso, del Centro Studi Federico Caffè dell’Università danese di Roskilde, nel corso della seconda edizione di Sorrento Meeting, l’evento economico internazionale promosso dall’Osservatorio Banche – Imprese di Economia e Finanza, in programma oggi e domani all’Hilton Sorrento Palace.
“In questo modo, dentro la zona euro, potrebbero esistere due monete – ha spiegato Amoroso – ristabilendo una sovranità di ordine politico, economico e sociale, corrispondente ai bisogni specifici dei sistemi produttivi”.
“L’euro dei paesi del Sud Europa porrebbe fine alla frammentazione del progetto europeo e consentirebbe di creare un’area di dibattito e di discussione in termini costruttivi – ha aggiunto Amoroso – In tal modo verrebbero riconosciute le diversità dentro l’Unione europea e stabilizzato un rapporto che oggi rischia di espellere uno per uno i paesi del Sud”.
Per Mauro Magatti, dell’Università Cattolica, con la crisi del 2008 è finita una stagione storica.
“Dentro questa crisi se ne inserisce un’altra più specifica del Sud Europa – ha dichiarato – incapace di superare vincoli di efficienza tecnica. E l’euro, che è stato un vincolo comunitario, ha mostrato in maniera molto evidente, il suo fallimento. E’ la crisi di un’intera area culturale, che ha perso o non ha capito cosa era successo negli ultimi dieci anni”.
Dietro l’angolo c’è però una grande opportunità. “Non si tratta di far ripartire la macchina come avvenuto negli ultimi 20 anni, perché è impossibile – ha ammonito Magatti – Bisogna pensare a qualcosa di nuovo, imparando dalle lezioni che la crisi ci fornisce. Tutta l’Europa del Sud si può quindi trovare, paradossalmente, in una condizione di vantaggio, se riesce ad interpretare i nuovi modelli”.

Crisi. Schifani al Sorrento Meeting: "Rimboccarsi le maniche per ricostruire il Paese"

Il Premio Nobel per la Pace, Shirin Ebadi ha aperto questo pomeriggio la seconda edizione di Sorrento Meeting.
Al tavolo dei relatori della sessione di apertura, moderata da Gaetano Mastellone, consigliere dell'Obi, si sono avvicendati Michele Matarrese, presidente dell'Obi, Antonio Corvino, direttore generale dell'Obi e Giuseppe Cuomo, sindaco di Sorrento.
In un messaggio inviato ai 250 partecipanti del forum, il presidente del Senato, Renato Schifani, ha sottolineato come l'attuale momento impone di "rimboccarsi le maniche secondo una filosofia che deve essere il filo conduttore di tutte le politiche nazionali".
Per Schifani bisogna guardare al di là della situazione di depressione economica in cui versano le aree del Sud, "dove vi sono anche molti esempi di eccellenza produttiva e non mancano i germogli di un percorso di sviluppo civile ed economico, possibile ed essenziale per la ricostruzione di un intero paese".
"Un'economia sana, trasparente, fonte di ricchezza e di reddito - ha concluso il presidente del Senato - è un messaggio di speranza, soprattutto per i giovani, affinché possano avanzare verso un futuro migliore, all'insegna di una crescita duratura e dinamica".
Poi l'atteso intervento di Ebadi. "Fino a tre anni fa il Medio Oriente e il Nord Africa sembravano essere completamente tranquilli come il loro mar Mediterraneo - ha esordito - Poi sono iniziate le rivoluzioni. La stampa occidentale ha chiamato questo evento come primavera araba. Ma davvero è arrivata la primavera? Non è presto per usare questa parola? Io dico che la primavera araba comincerà quando le donne musulmane potranno ottenere pari diritti. Nei paesi musulmani esse vivono una situazione di grande disagio e discriminazione".
Ma non solo le donne. In Iran, ha aggiunto, c'è il numero più alto di giornalisti e di blogger che si trovano in carcere. Secondo Amnesty internazionale l'Iran, dopo la Cina, vanta il triste primato di maggiori esecuzioni capitali nel mondo. Per avere detto "siamo seduti su un mare di petrolio e abbiamo fame", ha ricordato il Nobel, in tanti sono stati giustiziati.
"In Iran la vita di una donna vale la metà di quella di un uomo e la testimonianza di due donne vale quanto quella di un uomo - ha sottolineato - L'uomo può avere quattro mogli, e le può ripudiare quando vuole. Per una donna avere il divorzio è molto difficile".
Per Ebadi, per potere ottenere la democrazia la religione deve essere separata dalla politica. "Siamo musulmani e fieri della nostra religione - ha concluso - ma il regime compie ingiustizie in nome dell'Islam. L'unica soluzione è la laicità della politica".

Solidarietà. Sorrento Meeting sceglie i marchi Madeincarcere e Lazzarelle

Borse e caffè i cadeau per gli ospiti, prodotti dalle detenute delle carceri di Lecce e di Napoli Coloratissime borse e delicate miscele di caffè. Le prime realizzate dalle detenute del carcere di Lecce, le altre prodotte nella casa circondariale di Pozzuoli, a Napoli.
Sono i cadeau della solidarietà scelti dall’Obi, l’Osservatorio Banche-Imprese di Economia e Finanza, come omaggio agli ospiti giunti per la due giorni della seconda edizione di Sorrento Meeting, che si apre oggi all’Hilton Sorrento Palace.
Il marchio Made in Carcere nasce nel 2007 e produce manufatti come borse, accessori, originali e tutti colorati.
Sono prodotti “utili e futili”, confezionati da donne ai margini della società: 20 detenute, alle quali viene offerto un percorso formativo, con lo scopo di un definitivo reinserimento nella società lavorativa e civile.
Lo scopo principale di Made in Carcere è diffondere la filosofia della “seconda opportunità” per le detenute e della “doppia vita” per i tessuti. Un messaggio di speranza, di concretezza e solidarietà, ma anche di libertà e rispetto per l’ambiente.
La cooperativa Lazzarelle promuove la creazione di nuova impresa e di lavoro autonomo femminile. Vi lavorano donne prive della libertà, in una prospettiva di valorizzazione, inclusione e cambiamento sociale. L’intera lavorazione è eseguita nel carcere con una miscela composta al 50 per cento da arabica. La cooperativa offre inoltre anche servizi di catering con piatti tipici della tradizione gastronomica campana.

Sorrento. Shirin Ebadi e Rita El Khayat incontrano le associazioni femminili del territorio

Shirin Ebadi, prima donna di religione islamica a ricevere il Premio Nobel per la Pace e Rita El Khayat, una delle più importanti intellettuali del Marocco, incontreranno domani, alle ore 11, presso l'Hilton Sorrento Palace, una delegazione di associazioni femminili del territorio.
L'iniziativa si svolge nell'ambito della seconda edizione del Sorrento Meeting, l'evento economico internazionale promosso dall'Obi, l'Osservatorio Banche-Imprese di Economia e Finanza che si aprirà nel pomeriggio per proseguire nella mattinata di sabato, 7 luglio.
All'incontro, moderato da Gaetano Mastellone - consigliere dell'Obi e chairman nella sessione di apertura del meeting -  prenderanno parte Maria Teresa De Angelis, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Sorrento e rappresentanti della Commissione comunale Pari Opportunità, della Fidapa, dell'Inner Wheel, del Centro Italiano Femminile e dell'associazione Amiche del Museo.

Crisi. Giovani, occupazione e diaspora al Sorrento Meeting con Giovannini, Marzano, Laterza e il Nobel Ebadi
Domani e sabato, 250 esperti a confronto sulle trasformazioni economiche, sociali e politiche in Europa e nel Mediterraneo

Le problematiche economiche e le profonde trasformazioni che stanno interessando l’Europa e il Mediterraneo, con un focus sui problemi occupazionali, sulla mobilità e sulle derive sociali delle nuove generazioni, saranno al centro della seconda edizione di Sorrento Meeting, l'evento internazionale in programma all'Hilton Sorrento Palace, che si aprirà domani alle ore 14, con gli interventi di Antonio Marzano, presidente del Cnel e del Premio Nobel per la Pace, Shirin Ebadi."Mezzogiorni d’Europa e Mediterraneo nella bufera. I giovani, Nuovi Argonauti", il tema scelto per la due giorni, promossa dall'Obi, l'Osservatorio Banche-Imprese di Economia e Finanza, alla quale prenderanno parte, tra gli altri, Enrico Giovannini, presidente dell'Istat, Adriano Giannola, presidente della Svimez, Gianni Pittella, vice presidente vicario del Parlamento europeo, Alessandro Laterza, vice presidente di Confindustria, Nicola Motolese, presidente dei Giovani di Confagricoltura, Luigi De Magistris, sindaco di Napoli. E, ancora, Abdel Kawi Khalifa, governatore de Il Cairo, Mohamed Bechir Khalfallah, membro della Commissione africana dei diritti dell'uomo e dei popoli, i giornalisti Eric Jozsef di Libération e Barbara Carfagna del Tg1, Mario Morcellini e Massimo Lo Cicero, dell'Università La Sapienza di Roma. Attesi gli interventi del Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace e Rita El Khayat, una delle più importanti intellettuali marocchine.
"La bufera che si è abbattuta sull’Europa e sul Mediterraneo è destinata a provocare profondi cambiamenti, non solo sul fronte degli equilibri economici, ma anche di quelli sociali e di conseguenza anche di quelli politici e istituzionali - spiega il direttore generale dell'Obi, Antonio Corvino - La prospettiva che oggi l’Europa e il Mediterraneo sono chiamati a sperimentare è quella di una trasformazione complessiva. L’alternativa è il rischio di un tracollo più o meno violento, o più concretamente, di una lenta ma non meno pericolosa e problematica decomposizione. I report che saranno presentati nel corso del Sorrento Meeting sulle derive malavitose in Italia e in Europa, sull’andamento del Pil in Europa, in Italia, nel Mezzogiorno, sui processi economico-sociali del Mediterraneo e sulle migrazioni dei giovani nel Mediterraneo, evidenziano in maniera chiara i pericoli connessi ad una gestione non corretta e prudente dell’attuale crisi".
Per un verso la tenuta finanziaria degli stati nazionali e per l’altro anche la tenuta dei relativi sistemi economici e sociali è al centro delle scommesse speculative dei cosiddetti mercati finanziari, ma anche dell’azione delle autorità governative nazionali, sottolinea Corvino.
"Si tratta di decisioni spesso subìte - aggiunge il dg dell'Obi - spesso faticosamente assorbite dalle imprese e generalmente osservate con preoccupazione e sgomento, ma anche con rabbia dagli individui, dai giovani, dalle donne, dalle famiglie".
Oltre 250 gli ospiti del Sorrento Meeting, tra rappresentanti del panorama istituzionale pubblico e privato, economisti ed esperti del mondo accademico, bancario e imprenditoriale provenienti da Europa e Nord Africa.  
Sarà possibile seguire l'evento in diretta streaming su portali e web tv il cui elenco è disponibile sul sito ufficiale dell'evento all'indirizzo www.sorrentomeeting.eu

Shirin Ebadi e Rita El Khayat al Sorrento Meeting
Le due attiviste dei diritti umani, ospiti il 6 e il 7 luglio dell'evento dedicato ai "Mezzogiorni d'Europa", trasmesso anche in diretta web

Due donne, due amiche, due simboli della difesa dei diritti umani. Shirin Ebadi, prima donna di religione islamica a ricevere il Premio Nobel per la Pace e Rita El Khayat, una delle più importanti intellettuali del Marocco, si ritroveranno in occasione del Sorrento Meeting, l'evento economico internazionale in programma sabato 6 e domenica 7 luglio all'Hilton Sorrento Palace.

Paladine della democrazia e della libertà, Ebadi e El Khayat interverranno nel corso delle sessioni di lavoro del meeting, promosso dall'Obi, l'Osservatorio Banche - Imprese di Economia e Finanza, coordinato dal direttore generale, Antonio Corvino e dedicato quest'anno al tema "Mezzogiorni d’Europa e Mediterraneo nella bufera. I giovani, nuovi argonauti".

Iraniana, Shirin Ebadi, è stata uno dei primi giudici donna in Iran e la prima a diventare presidente della Corte Suprema. Dopo la Rivoluzione Islamica del 1979 è stata costretta, come tutte le donne giudice, ad abbandonare la magistratura. Seguirà un periodo difficile di pubblicazioni e di lotta a difesa del proprio ruolo professionale, poi nel 1992 ottiene l’autorizzazione a operare come avvocato e apre uno studio proprio. Attualmente vive un esilio forzato a Londra nell’attesa di potere rientrare nel suo Paese.

Psichiatra, scrittrice ed antropologa marocchina, Rita El Khayat è stata candidata al Premio Nobel per la Pace e ha ricevuto la cittadinanza onoraria italiana conferitale dal presidente Giorgio Napolitano.

Autrice di quasi quaranta libri, si è distinta come prima speaker donna in Marocco e giornalista per radio, televisione e cinema. Si batte da sempre per i diritti e le libertà delle donne nel mondo arabo contro l’estremismo.

Tra gli altri relatori delle due giornate sorrentine, Abdel Kawi Khalifa, governatore de Il Cairo, Mohamed Bechir Khalfallah, membro della Commissione africana dei diritti dell'uomo e dei popoli, Antonio Marzano, presidente del Cnel, Enrico Giovannini, presidente dell'Istat, Adriano Giannola, presidente della Svimez, Gianni Pittella, vice presidente vicario del Parlamento europeo, Alessandro Laterza, vice presidente di Confindustria, Nicola Motolese, presidente dei Giovani di Confagricoltura e Luigi De Magistris, sindaco di Napoli.

Tra i moderatori, i giornalisti Eric Jozsef di Libération e Barbara Carfagna del Tg1, Mario Morcellini e Massimo Lo Cicero, dell'Università La Sapienza di Roma.

L'evento sarà disponibile in diretta streaming su portali e web tv il cui elenco è disponibile sul sito ufficiale dell'evento all'indirizzo www.sorrentomeeting.eu

Il Nobel Shirin Ebadi apre la seconda edizione del Meeting di Sorrento.

Tra gli ospiti delle due giornate dedicate all'economia, i presidenti di Istat e Cnel e il governatore de Il Cairo.

Roma, 27 giugno 2012. Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace, sarà ospite d'eccezione della seconda edizione di Sorrento Meeting, l'evento economico internazionale promosso dall'Osservatorio Banche - Imprese di Economia e Finanza, in programma all'Hilton Sorrento Palace, il 6 e il 7 luglio prossimi.

Ebadi terrà un intervento in apertura del meeting, che quest'anno è incentrato sul tema “Mezzogiorni d'Europa e Mediterraneo nella bufera. I giovani, nuovi argonauti”.

Per l’edizione 2012 sono attese a Sorrento circa 250 persone tra esponenti di governo, economisti, accademici, banchieri ed imprenditori provenienti dall'Europa e dal Nord Africa, per discutere sui problemi occupazionali, sulla mobilità e sulle derive sociali delle nuove generazioni, per cercare di individuare nuovi modelli che si fondino su una condivisione di obiettivi da parte dei diversi territori, per suggerire ai policy makers possibili soluzioni nel rispetto non solo delle leggi economiche, ma anche di regole sociali e principi etici.

Tra i relatori delle due giornate, la scrittrice marocchina Rita El Khayat, Antonio Marzano, presidente del Cnel, Enrico Giovannini, presidente dell'Istat, Abdel Kawi Khalifa, governatore de Il Cairo, Adriano Giannola, presidente della Svimez, Gianni Pittella, vice presidente vicario del Parlamento europeo, Alessandro Laterza, vice presidente di Confindustria, Nicola Motolese, presidente dei Giovani di Confagricoltura e Luigi De Magistris, sindaco di Napoli.

Sorrento Meeting, a cui il presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, ha conferito una propria medaglia di rappresentanza, prende le mosse dal Progetto Triplo Mezzogiorno, realizzato nel 2009 in collaborazione con Università, Centri di ricerca ed economisti di Germania, Italia e Polonia, con lo scopo di affrontare le problematiche del ritardo di sviluppo che caratterizzano i Mezzogiorni d’Europa ed il Mediterraneo, anche alla luce della profonda crisi e trasformazione che interessano in modo particolare questi territori.

“L’obiettivo di fondo di Sorrento Meeting – spiega Antonio Corvino, direttore dell’OBI – è quello di creare in sede stabile, nel Mezzogiorno d’Italia, uno spazio di discussione  per quanti – giovani, donne, ricercatori, imprenditori, economisti, sociologi, pensatori, rappresentanti del mondo bancario ed istituzionale – siano interessati ad aprire nuovi sentieri di impegno, di pensiero e di esperienze, migliorare l’interazione e il confronto, nonchè stimolare azioni e politiche che favoriscano l’individuazione di nuovi punti di riferimento in grado di determinare nuovi equilibri di natura produttiva, finanziaria, economica e sociale”.

Sorrento Meeting è patrocinato dalle otto regioni del Sud Italia - Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia - e dalle

principali Università del Mezzogiorno. Collaboreranno con l’OBI nell’organizzazione del meeting, in qualità di partner scientifici Associazione Premio Internazionale Guido Dorso, Centro Studi Federico Caffè, Ficei, Halle Institute of Economic Research, Istituto Italo–Tunisino, ItaliaCamp, Ires Campania, Banca Risorse Immateriali, Srm e Ipres Puglia.

A sostenere l'evento, Città di Sorrento, Formedil,  Banca Popolare di Bari, Banca Popolare Pugliese, Banco di Napoli, Ubi Banca Carime, Unicredit, Regione Basilicata e Camera di Commercio di Napoli.

Tutte le informazioni relative a Sorrento Meeting sono disponibili sul sito dell'OBI www.bancheimprese.it e sul sito dedicato all'evento www.sorrentomeeting.eu

Mercoledì 27 giugno, ore 11,00

Conferenza stampa Sorrento Meeting

Roma, Associazione della Stampa Estera in Italia

Si comunica che mercoledì 27 giugno alle ore 11, presso l'Associazione della Stampa Estera in Italia, in via dell'Umiltà 83/C, a Roma, si terrà la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del Sorrento Meeting, l'evento in programma il 6 e 7 luglio prossimi presso l'Hilton Sorrento Palace, organizzato dall'OBI, l'Osservatorio Banche - Imprese di Economia e Finanza, che porterà nella cittadina costiera 250 rappresentanti del panorama istituzionale e giovanile, economisti ed esperti del mondo accademico, bancario e imprenditoriale provenienti da Italia, Europa e Nord Africa.


Il tema scelto per l'edizione 2012 è “Mezzogiorni d'Europa e Mediterraneo nella bufera. I giovani, nuovi argonauti”.

All'incontro prederanno parte, tra gli altri, Michele Matarrese e Antonio Corvino, presidente e direttore generale dell'Osservatorio Banche - Imprese di Economia e Finanza, insieme a Francesco Saverio Coppola, coordinatore del Comitato Scientifico OBI. Presenti anche Mario Morcellini e Massimo Lo Cicero, dell'Università La Sapienza di Roma, e Habib Mastouri Presidente dell'Istituto Italo - Tunisino.

Al termine dell'incontro i giornalisti interessati a prendere parte alla due giorni di Sorrento Meeting, potranno prendere accordi con l'Ufficio Stampa dell'evento per informazioni sul programma ed eventuale ospitalità. 

"Mezzogiorni d’Europa e Mediterraneo nella bufera. I giovani, nuovi argonauti". Dal 6 al 7 luglio, a Sorrento, la seconda edizione del Meeting organizzato dall'OBI

L’Obi, Osservatorio Banche Imprese di Economia e Finanza organizza a Sorrento, il 6 e il 7 luglio, il meeting sul tema “Mezzogiorni d'Europa e Mediterraneo nella bufera. I giovani, nuovi argonauti” che si colloca lungo il tracciato della precedente edizione, realizzata sempre a Sorrento, l’1 e il 2 luglio 2011.

Ogni anno viene infatti affrontato, con un panel di relatori e partecipanti a livello internazionale, un tema diverso. Nel 2011 si è discusso dei nodi, dei vincoli e delle soluzioni ai problemi dello sviluppo, questo anno si discuterà del futuro delle giovani generazioni, della mobilità e dell’occupazione. Le finalità del seminario non sono tanto quelle di individuare soluzioni a breve, ma innescare nei partecipanti nuovi percorsi di riflessione, anche non ortodossi, che possano portare a individuare soluzioni adatte a un nuovo mondo. 

Il meeting di Sorrento, che prende le mosse dal Progetto Triplo Mezzogiorno, realizzato nel 2009 in collaborazione con università, centri di ricerca ed economisti di Germania, Italia e Polonia, intende affrontare le problematiche del ritardo di sviluppo che caratterizzano i Mezzogiorni d’Europa ed il Mediterraneo, alla luce della profonda crisi e trasformazione che stanno interessando in modo particolare questi territori.

Per l’edizione 2012 il Meeting – che è in attesa dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana - propone un focus sui giovani. All'evento parteciperanno, su invito, circa 250 rappresentanti del panorama istituzionale e giovanile, economisti ed esperti del mondo accademico, bancario e imprenditoriale provenienti dal Mezzogiorno d’Italia, d'Europa e dal Nord Africa.

Nel corso del meeting verranno presentati e distribuiti cinque rapporti: su Pil e occupazione, che analizzerà il ruolo dei giovani con riferimento alle  migrazioni, alla qualità del lavoro, alla creatività, all'innovazione; sul Mediterraneo, che affronterà il tema dei processi evolutivi degli scenari con riferimento alla governance e all’integrazione, sui processi di evoluzione della criminalità nel Mediterraneo, con  i suoi effetti sull’economia, sui governi, e sulla dilagante disoccupazione giovanile; sulle migrazioni delle giovani generazioni e i loro effetti sul tessuto sociale dei paesi di partenza e di arrivo; sulle politiche orientate alla soluzione delle problematiche lavorative delle giovani generazioni. 

"L’obiettivo di fondo del Meeting - spiega Antonio Corvino, direttore dell'Obi - è quello di creare in sede stabile, nel Mezzogiorno d'Italia, uno spazio di discussione  per quanti - giovani, donne, ricercatori, imprenditori, economisti, sociologi, pensatori, rappresentanti del mondo bancario ed istituzionale - siano interessati ad aprire nuovi sentieri di impegno, di pensiero e di esperienze, migliorare l’interazione e il confronto, nonchè stimolare azioni e politiche che favoriscano l’individuazione di nuovi punti di riferimento in grado di determinare nuovi equilibri di natura produttiva, finanziaria, economica e sociale”.  

Informazioni sull'evento sono disponibili, in progress, sul sito www.bancheimprese.it

Comunicato Stampa del 22-05-2012

Sorrento ospita il cda dell'Osservatorio Banche Imprese 

Il 6 e 7 luglio il meeting "Mezzogiorni d'Europa e Mediterraneo nella bufera. I giovani nuovi argonauti"

Si è tenuto a Sorrento, presso la sala Positano dell'Hilton Sorrento Palace, il consiglio di amministrazione dell'Osservatorio Banche Imprese di Economia e Finanza. 

Tra gli argomenti all'ordine del giorno discussi, un aggiornamento sull'organizzazione del Meeting dal titolo "Mezzogiorni d'Europa e Mediterraneo nella bufera. I giovani nuovi argonauti", che si svolgerà a Sorrento nei giorni 6 e 7 luglio.

Sono intervenuti il presidente dell'Obi, Michele Matarrese, il vice presidente, Rosario Calabrese per il Banco di Napoli, Felice Delle Femine per la Unicredit Spa, Gaetano Mastellone, per la Banca Popolare di Bari, Giulia Apruzzi per la Banca Popolare di Puglia e Basilicata, i sindaci dell'Obi, Enea Corrado e Gennaro Esposito.

Ad introdurre i lavori, il direttore generale dell'Obi, Antonio Corvino, cha illustrato ai presenti il programma e il tracciato tematico dell'evento di Sorrento, al quale prenderanno parte personalità del mondo accademico ed istituzionale, nazionale ed internazionale. Ad approfondire i dettagli, Francesco Saverio Coppola, coordinatore del Comitato Scientifico dell'Obi.

"Particolarmente gradita è stata la presenza del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, e del consigliere Antonino Maresca - ha spiegato il presidente Matarrese - Il sindaco ci ha espresso la soddisfazione del Comune per potere ospitare la seconda edizione del meeting che, negli obiettivi dell'Obi si candida a diventare un appuntamento fisso nel calendario delle attività".

"Per l’edizione 2012 cercheremo di affrontare le problematiche, nell’ambito dell’economia mondiale, che scaturiscono dalle profonde trasformazioni che stanno interessando i Mezzogiorni d’Europa e il Mediterraneo - è intervenuto il direttore Corvino - Faremo dei focus sui problemi occupazionali, sulle mobilità e sulle derive sociali delle nuove generazioni. Il meeting sarà dedicato ai giovani come nuovi argonauti".

"La decisione del cda dell'Obi di istituzionalizzare l'appuntamento di Sorrento è motivo di orgoglio per l'intera comunità - ha commentato Cuomo - Da parte nostra offriremo tutto il nostro appoggio per una buona riuscita dell'evento e affinché i tanti ospiti che giungeranno a Sorrento possano trovare una città sempre all'altezza della sua fama internazionale".

Per Gaetano Mastellone, i meeting annuali dell'Obi rappresentano per Sorrento, un'opportunità di diventare "città dell’economia del Sud e del Mediterraneo".

Lo scorso anno parteciparono all'evento 250 persone, tra rappresentanti del mondo istituzionale, scientifico, accademico, finanziario, imprenditoriale, bancario e politico, provenienti da tutta Europa e dal Nord Africa.

"Insomma un bel successo e un contributo economico anche per l’economia locale - ha evidenziato Mastellone - Sorrento è diventata una sede stabile, nel Mezzogiorno d’Italia, dove creare uno spazio di discussione e punto di riferimento per le classi dirigenti dei territori interessati e uno spazio di discussione al fine di sollecitare nuovi modelli di pensiero e stimolare azioni e politiche che possano favorire la crescita economica e sociale. Il mio personale ringraziamento al sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo e a tutta l’amministrazione comunale, per aver creduto in questa nostra iniziativa".